LA GROTTA

In località denominata “al Comune” , un poggio elevato un centinaio di metri sopra l’abitato di Acquate e attraversato dalla strada acciottolata che dal paese sale al monte, esisteva una caverna naturale.

Nell’anno 1908, ricorrendo il cinquantesimo anniversario delle apparizioni della Vergine a Lourdes, in parrocchia si tennero le Sante Missioni predicate dai missionari di Rho.

Tale fu il fervore da loro suscitato nei fedeli acquatesi che il parroco, Don Giovanni Piatti, propose di rendere un concreto omaggio alla Madonna trasformando la suddetta caverna in una grotta simile a quella di Massabielle.

In men che non si dica furono raccolte 1093 lire con le quali si potè dare subito inizio ai lavori di adattamento della caverna.

Era il mese di aprile del 1908, eppure già in ottobre la trasformazione era avvenuta. Questo fu possibile, nonostante i diversi problemi tecnici incontrati, solo attraverso lo spettacolare apporto di tutti, grandi e piccoli, donne e uomini che non risparmiavano tempo ed energie pur di partecipare all’impresa.

Nello stesso mese tutta l’opera venne benedetta dal prevosto Mons.Cesare Viola, non appena venne istallata nell’alta nicchia la statua della Madonna, la statua di Bernardetta inginocchiata e, ancor più in alto sopra la grotta, la grande croce in cemento. La prima Messa però fu celebrata soltanto l’8 dicembre del successivo anno, alla presenza di un numero impressionante di popolo, popolo che non smise di accorrere numeroso in preghiera ai piedi di Maria, soprattutto negli anni della prima guerra mondiale.

Sul piazzale antistante la grotta venne posto un monumento a perpetua memoria degli acquatesi caduti durante il primo conflitto mondiale. Anche questo fu fermamente voluto dal parroco don Giovanni Piatti in quell’anno, il 1919, in cui i suoi fedeli lo festeggiavano per il 25° anniversario di sacerdozio.

Su questo stesso monumento (definito “altare” dal verso poetico del Leopardi su di esso inciso) il gruppo Alpini di Acquate volle istallare nel 1959 una lapide e una lampada votiva per unire, nella riconoscente memoria, anche il ricordo per i caduti della seconda guerra mondiale. Dieci anni dopo, esattamente il 4 novembre 1969, sempre il gruppo acquatese degli Alpini inaugurò una nuova lampada -questa volta elettricamente illuminata- con una particolare commemorativa cerimonia.

Si annotò sul Bollettino Parrocchiale uscito in quei giorni: ”Alla santa messa celebrata dal parroco Don Luoni e alla benedizione poi seguita sul piazzale partecipò un nutrito numero di fedeli e di alpini ex-combattenti. In particolare si notò la presenza di un bel gruppetto di militari  acquatesi in licenza, nella loro impeccabile ed elegante divisa”.